martedì 8 dicembre 2015

Bardonecchia: Villa confiscata: una vittoria sulla mafia

 “Una vittoria sulla mafia”: ecco la frase più volte ripetuta in coro, sabato 5 dicembre in un'affollata sala consiliare (soprattutto di allievi della Scuola Media), nel corso di una breve cerimonia, organizzata dal Comune per festeggiare la piena proprietà di un bene confiscato alla mafia nel 1996 e la conclusione della sua completa ristrutturazione, finanziata dalla Sitaf. E' stato il sindaco Roberto Borgis ad aprire questo suggestivo momento, dando poi la parola al presidente della Sitaf Giuseppe Cerutti, che ha illustrato i lavori eseguiti nella villa a fronte di una spesa di 400.000 Euro.
consegna delle chiavi tra Cerutti e il sindaco Borgis


E' intervenuta poi Maria José Fava, referente dell'Associazione Libera, un sodalizio nato nel 1995 per la lotta alle mafie con l'obiettivo di promuovere  legalità e giustizia. Il suo intervento, carico di emotività, ha messo in risalto questa vittoria, nonostante un iter burocratico durato diciannove anni. 
L'immobile, meglio conosciuto come villa Mazzaferro, è stato per anni in mano ad una famiglia di mafiosi, che l'acquistarono dall'antico Hotel Fréjus, (allora utilizzato come dependance).
Il percorso, attivato per entrarne in possesso da parte del Comune, è iniziato nel 2009, sotto l'amministrazione Avato, che nel frattempo aveva ottenuto dalla Prefettura l'assegnazione della casa. Si affianca, poi, il gruppo scout di Bardonecchia che si rende disponibile per la gestione. Nasce, così, l'associazione “Liberamente Insieme”, presieduta dal caposcout Adriana Ugetti, che battezza la casa con il nome di “L'alveare”. L'iter di  preparazione alla gestione continua con l'amministrazione guidata da Roberto Borgis.

Terminati i discorsi ufficiali la cerimonia è proseguita con la visita alla villa.
L'edificio, che sarà adibito a Casa per Ferie, grazie al Gruppo Scout, consta di tre piani. Al pian terreno una sala riunioni ed una cucina completamente attrezzata, al piano superiore camere da letto e in mansarda un grande spazio per incontri e conferenze. Ogni piano è servito da servizi igienici con docce. La villa è circondata da un ampio giardino.

Alla gioiosa mattinata non poteva mancare un brindisi, accompagnato da un buffet, offerto dalla Sitaf e preparato dal noto chef bardonecchiese Michele Challier.
Le pratiche per accedere alla villa non sono ancora terminate, e nel mese di gennaio i componenti dell'Associazione “Liberamente Insieme” sperano di aprirla al pubblico con una grande festa che vuole coinvolgere tutta Bardonecchia.
Luisa Maletto